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Benvenuti a Bruxelles, la capitale del Belgio e il centro politico dell’Europa unita. A metà strada fra Parigi e Amsterdam questa città, posizionata al centro dell’omonima regione sul corso della Senna, raggiunge ufficialmente i 140.000 abitanti, per la maggioranza di lingua francese e, in grado minore, olandese.

Lo sviluppo delle istituzioni europee e gli ottimi collegamenti con le maggiori capitali dell’area ne hanno accresciuto il respiro internazionale creando una atmosfera dove la sobrietà e la discrezione si mescolano a multiculturalità e socievolezza. Bruxelles non è una città appariscente ma una città da vivere fra le sue vie e le sue piazze, nei suoi cafè e nei negozietti.

 

Cenni storici

La data della fondazione di Bruxelles è stata istituita nell’anno 979, data in cui Carlo di Francia trasferì il suo accampamento militare nell’isolotto di Ile Saint-Gery sul corso della Senna. Successivamente la città crebbe sotto la dinastia dei duchi di Brabante fino ad essere assoggettata alla casata degli Asburgo nel XV secolo; il dominio francese giunse solo nel XVIII secolo. Dal 1814 nasce il Regno dei Paesi Bassi e la città inizia un periodo di ascesa economico e commerciale intervallato solo dalle due guerre mondiali.

 

Un giro per Bruxelles

Bruxelles è strutturata in due zone idealmente divise dal fiume Senna, oggi sotterraneo, su quella che era la riva sinistra si trova la città bassa con il suo centro storico, sulla riva destra la parte alta con le colline e il palazzo reale. La topografia di Bruxelles è molto ordinata, la zona centrale infatti è delimitata da una cerchia di viali a formare un pentagono mentre all’esterno si sono sviluppati quartieri con un identità urbanistica specifica.

Il consiglio è quello di girare fra i suoi quartieri scoprendo convivenze davvero singolari, nel centro storico dei palazzi signorili si trovano forti identità locali e popolari, accanto ai palazzi dell’Art Noveau sorgono avveniristici palazzi di vetro, le indicazioni sono bilingue e l’arte comprende da Rubens ai fumetti.

Bevete una birra in una brasserie di St-Gery o nella Grand Place, assaggiate le praline di cioccolato a Place du Grand Sablon e fatevi stuzzicare dalle patatine di una friteries, cenate con i moules en frittes, passate al setaccio i mercatini e i negozi d’antiquariato, leggete fumetti e ascoltate Jazz dal vivo, riuscirete allora a cogliere l’anima difficile di questa capitale europea poco eccentrica ma raffinata e vivace.

 

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