Il quartiere di Harlem, situato a nord di Central Park, fin dalle sue origini è il cuoore della cultura africana.
Questa zona è stata il teatro di straordinarie realizzazioni artistiche, letterarie e musicali, con geni del calibro di Paul Roberson, Alvin Ailey, Billie Holiday, Jasse jackson e molti altri afroamericani.
Purtroppo in passato Harlem godette di una pessima fama a causa dei violenti disordini, dello spaccio di cocaina e dell’incendio durante le rivolte degli anni ’60, oggi però il quartiere sta vivendo un’importante fase di rinnovamento che ha cancellato il brutto passato portando posti di lavoro e turismo.
Da vedere è l’Apollo Thater che fu il principale luogo di riunioni politiche e concerti di Harlem in cui si esibirono tutti i grandi artisti neri degli anni 30′ e 40′.
Dal 2002, anno in cui fu ristrutturato, l’Apollo ospita ogni sera spettacoli dal vivo tra cui quelli di artisti affermati come Whitney Huston e, il mercoledì, la famosa Ameteur Night, la notte del dilettante.
Questa zona è anche la sede della Columbia University, sedetevi sulle gradinate della libreria su cui troneggia la statua Alma Mater o rilassatevi nel tranquillo campus dell’università prima di procedere con la visita del quartiere.
Ad est di Harlem poi visitate la Spanish Harlem, la zona che ospita una delle più grandi comunità latinoamericane della città, dove la gente si trova nelle piccole verande della case a chiacchierare in spanishenglish.
Qui da vedere è El Museo del Barrio con opere dell’arte latinoamericana e spagnola, pregiati manufatti precolombiani e una collezione di più di 300 santos, santi di legno scolpiti a mano.