Lanzarote trekking
di Milli
La Quevas de los Verdes e Los Jameos del Agua
Il cuore dell’isola pulsa forte, vivo ed infuocato nelle viscere del vulcano Corona, al centro del Parque Nacional de Timanfaya Poco lontano e per sette chilometri, la caverna de la Quevas de los Verdes si intufola con molteplici cunicoli nel sottosuolo dell’isola, formando un labirinto che porta al mare.
Luci sapientemente nascoste tra sculture laviche illuminano fiocamente il cammino a volte tortuoso e stretto. Si è pervasi da una irrealtà magica, impalpabile, che prende quasi alla gola. Nella penombra si distinguono colori diversi a seconda della velocità con la quale si sono solidificate le varie colate e dei minerali contenuti.
Per tutto il percorso suoni rarefatti di inquietante dolcezza stimolano la fantasia. Alla fine, si apre un vasto spiazzo dove spesso hanno luogo concerti per un puibblico di circa 400 persone! Tutto questo sotto un tetto di lava. Solo una parte è percorribile. Quella ancora nascosta al pubblico, la più lunga, si apre sull’Atlantico.
Tornando all’aperto, si è accolti dal sole accecante, dal cielo di un azzurro intenso dove bianche nuvole si rincorrono formando forme disparate e mutevoli. Ci si scuote per tornare alla realtà.
Poi ci si rivolge all’Atlantico, un chilometro più a valle e si scopre un’altra meraviglia: Los Jameos del Agua, dove la fantasia creativa della natura, aiutata dalla fantasia umana hanno creato scenari da favola. Un’altra opera di Cesar Manrique. Pochi gli accorgimenti : piante giganti nel loro habitat naturale, un ristorantino che si inserisce con discrezione ed armoniosamente nel contesto, nere rocce ricoperte alla sommità di calce. Al centro della caverna un laghetto naturale dove vivono dei minuscoli gamberetti bianchi ciechi e senza corazza, unici al mondo.