Avebury è uno dei principali complessi megalitici d’Europa. Il suo circolo di pietre è il più grande al mondo. La vicinanza a Stonehenge ne ha, in parte, oscurato la fama. Ma questo è un bene. È molto meno frequentata dai turisti e riesce a mantenere intatto il suo fascino misterioso.
Avebury si trova nella contea di Wiltshire, nell’Inghilterra centro meridionale, circa 40 chilometri a nord di Stonehenge. Estesa su un’area pari a 28 acri, Avebury si trova in una zona ricca di altri resti. Non lontano, infatti, si trovano i siti di Silbury Hill e West Kenneth Long Barrow.
Il circolo di pietre di Avebury ha un diametro di 350 metri. Sorge su un terrapieno circolare, circondato da un fossato. Il circolo era delimitato originariamente da 98 pietre (ora ne rimangono 27), alte tra i tre e i sei metri e dal peso che si aggira intorno alle 20 tonnellate ciascuna. Questi menihr sono conficcati nel terreno e, a differenza di quelli di Stonehenge, non sono stati modellati dagli uomini. Le pietre provengono dalle colline intorno ad Avebury. La più grande di tutte è chiamata Swindon Stone. Pesa 60 tonnellate.
All’interno del circolo principale ve ne sono due minori. Quello più a nord è delimitato da 27 pietre. Quello più a sud, da 29. All’interno del circolo settentrionale ci sono due pietre enormi (originariamente erano tre) chiamate The Cove. Al centro del circolo meridionale vi è invece una pietra, alta circa sei metri, chiamata The Obelisk.
Avebury ha oltre 4000 anni di storia. Sembra infatti che i due cerchi più interni risalgano al 2600 A.C. Mentre il cerchio più esterno risale al 2500 a. C. La sua costruzione, dunque, è stata iniziata nel Neolitico e probabilmente conclusa nella prima età del bronzo.
I costruttori di Avebury furono gli antichi Britanni. All’epoca Avebury doveva essere l’epicentro culturale di tutta la Gran Bretagna. La sua funzione doveva essere cerimoniale. All’interno del circolo maggiore vi sono due pietre che dovevano fungere da altari. Mentre l’asse delle pietre all’interno del circolo settentrionale è allineato con il sorgere del sole nel solstizio d’estate. E l’obelisco del circolo meridionale sembra servisse a indicare, tramite l’ombra proiettata sul terreno, le principali feste del calendario, legate all’agricoltura.
Ma le teorie in merito sono svariate. Secondo alcuni archeologi, Avebury farebbe parte di una vasta rete di siti sacri dell’età neolitica, che si trovano su un’immaginaria linea di due miglia che corre nel sud dell’Inghilterra. E dunque sarebbe allineato con Glastonbury, Tor e St. Michael’s Mount.
In ogni caso, Avebury ha sempre esercitato un’attrazione non solo sui visitatori, ma anche sugli abitanti del luogo. Tanto che le autorità cattoliche, durante il medioevo, hanno distrutto o occultato molte delle pietre del sito per evitare pratiche religiose pagane.