Agrigento ad un primo impatto non vi farà un gran effetto. Infatti appena entrati in città vi ritroverete davanti a squallidi agglomerati di cemento. Non lasciatevi influenzare e anzi ricordate che Agrigento è una città dall’antico fascino dove ancora oggi regna un’atmosfera tutta particolare.
Agrigento venne fondata nel 580 a.c. dai Greci col nome di Akragas. Non tutti sanno che fu anche la terra natale del grande filosofo capo del partito democratico Empedocle. Secondo un mix di storia e leggenda si sarebbe gettato nell’Etna come testimoniarono i suoi sandali trovati sul bordo del cratere.
Arrivati nella città vecchia, sulla tortuosa via Atenea, lasciatevi trasportare da stradine e vicoli. Strette scalinate e piazzette che portano a magnifiche chiese. La vostra idea iniziale sarà sparita e Agrigento vi starà conquistando.
Se vi affacciate dal Belvedere poi potrete contemplare ciò che più caratterizza Agrigento a livello mondiale, una delle sette meraviglie: la Valle dei Templi. Qui la modernità sembra non essere mai arrivata. Lo spettatore si trova estasiato, sorpreso e affascinato da questa serie di colline dominate dai Templi ed illuminate nella notte in un meraviglioso gioco di ombre luci.
Il consiglio è di visitare questo meraviglioso complesso di templi dorici verso il tramonto per godere dell’effetto delle luci e per non essere circondati dalla folla, in estate le visite sono possibili fino alle 22.
Nella valle dei templi non dovete assolutamente perdervi i seguenti Templi:
Della Concordia, il meglio conservato, sopravvissuto a guerre e terremoti, soprattutto grazie ai preti che trasformandolo in una chiesa l’hanno salvato.
Di Giunone, il più malridotto da cui si può osservare la vallata da un’altra prospettiva.
Di Giove Olimpico, uno dei tre templi più grandi della Grecia ed il più grande della Sicilia.
Il tempio di Castore Polluce (o dei Dioscuri), di cui ne rimane solo una piccola parte che rappresenta però. il simbolo di Agrigento su quasi tutte le cartoline.