La Turchia orientale è l’area meno turistica del Paese e rappresenta un luogo oscuro e ricco di fascino per ogni viaggiatore.
Molto legata ad uno stile di vita tradizionale, è un luogo dalle molteplici influenze culturali. Circondata da Georgia, Armenia, Iran e Iraq, ha una storia a dir poco turbolenta e in questi anni il problema dei Curdi e dell’Iraq crea diverse tensioni nella parte Sud. Tuttavia è un luogo dalle grandi attrattive e la sua popolazione è molto calorosa e ospitale.
Turchia Nord Orientale
Ai confini con Georgia e Armenia, questa regione dallo spirito selvaggio conserva diverse attrattive e la possibilità di praticare sport invernali.
Il Monte Ararat è il più alto della Turchia, raggiunge i 5137 metri, e la leggenda vuole che sia il luogo dove si sia posata l’Arca di Noè. La sua scalata è spettacolare, ma davvero impervia, richiede diverse pratiche burocratiche e occorre essere dei buoni arrampicatori (c’è neve anche d’estate oltre una certa quota).
Vicino la città di Kars si trovano le rovine di Ani, antica capitale armena, una meta archeologica imperdibile sulla Via della Seta. Il luogo su cui sorgeva questa città riflette tutto il suo antico splendore, si possono visitate i resti dei suoi innumerevoli e millenari luoghi di culto, chiese, moschee e templi, i suoi palazzi e le sue fortezze.
Nella città di Dogubayazit si nasconde un vero tesoro: il palazzo di Ishak Pasa. Costruito tra il XVII e XVIII secolo è una fusione di stili ottomani e persiani, un vero castello da “Mille e una notte”. Strutturato in due corti, la parte che desta maggiori meraviglie è quella dell’harem, con la sala da pranzo e magnifiche decorazioni.
Fra Iran, Iraq e Siria si trova questa terra di frontiera scarsamente battuta dal turismo. Percorsa dal Tigri e l’Eufrate, è la terra del popolo Curdo e della antica Mesopotamia .
Sanliurfa, conosciuta anche come Urfa, è un luogo esotico ai confini con la Siria. Meta di pellegrinaggio come città dei profeti, la sua parte vecchia è un luogo magnifico, fuori dal tempo e dalle forti influenze arabe.
Proseguendo a est, si incontra il Parco nazionale del monte Nemrut, tappa importantissima per la Turchia orientale. Alto 2150 metri possiede diverse attrattive storiche, e le enormi statue che si trovano sulla sua cima sono diventate un simbolo del Paese.
Maradin con il suo antico castello domina le pianure della Mesopotamia ed è una città da cartolina, dai colori magnifici. Inoltre qui convivono pacificamente popolazioni di diverse religioni che si stan pian piano aprendo al turismo. Nei dintorni di Maradin si trova Savur, una cittadina da sogno, dall’atmosfera rilassante.
Una vera sorpresa nella Turchia Orientale è la città di Van. Con una numerosa popolazione studentesca, questa cittadina è un posto dalle atmosfere liberali e piuttosto sofisticate. Inoltre è una base ideale per esplorare i dintorni come il lago e i suoi villaggi.
Interessante è il percorso che la congiunge al bellissimo villaggio di Bahçesaray, 110 chilometri da percorrere in alta quota con panorami da lasciare senza fiato.