Shikoku
La più piccola tra le isole principali del Giappone, Shikoku, viene spesso ignorata dagli itinerari turistici. Questo è dovuto soprattutto al fatto che, fino poco tempo fa, si poteva raggiungere solamente via mare. Da quando, nel 1989, è stato aperto il ponte Seto che collega Shikoku a Honshu, i visitatori hanno cominciato ad affluire in numero crescente.
L’isolamento di Shikoku può essere attribuito anche alle aspre catene di monti, che dividono l’isola in due metà, molto diverse dal punto di vista climatico.
La parte settentrionale si affaccia sul Mare Interno, ha un clima secco e piogge molto scarse. La parte meridionale si affaccia sull’Oceano Pacifico, dove non sono rare le tempeste di mare e la pioggia è frequente tutto l’anno.
Il clima di Shikoku è temperato ed è caratterizzato da inverni particolarmente miti. I monti arrivano a toccare i 2000 metri e sono solcati da gole e vallate meravigliose. In queste valli si possono incontrare paesini di contadini che mantengono quasi inalterate le caratteristiche architettoniche risalenti al periodo Edo (1603-1868).
Questo itinerario parte da Takamatsu (a un’ora di treno da Okoyama), la cui principale attrazione è il giardino Ritsurin-Koen, un tempo residenza estiva della famiglia Matsudaira. Il giardino è stato completato nel 1600 e ha richiesto circa 100 anni di pianificazione, coltivazione e interventi. Il parco è diviso in due parti. La parte a nord è caratterizzata da grandi prati, la parte a sud è più tradizionale. Questa parte ospita la casa del tè Kikugetsutei, una costruzione antica che sembra galleggiare sull’acqua.
Le 13 collinette e i sei laghetti sono disposti in modo che, mentre si passeggia lungo i sentieri, ad ogni incrocio, si viene sorpresi da una nuova visuale.
Da Takamatsu si prosegue per Kotohira, dove c’è il Santuario di Kotohiragu, uno dei più antichi e fastosi del Giappone. Fondato nell’XI secolo alle pendici del monte Zozu, è dedicato a Kompira, dio del mare e patrono dei naviganti. Da non perdere la visita a uno dei più antichi teatri Kabuki del Giappone, il Kompira Oshibai. Le rappresentazioni si tengono una sola volta all’anno, in aprile, ma il teatro è aperto tutto l’anno per le visite.
Il percorso continua con una pausa rilassante in una delle più antiche stazioni termali del Giappone, Dogo Onsen Honkan a Matsuyama. La città è la più estesa dell’isola di Shikoku. Da visitare il Castello di Matsuyama, uno dei pochi castelli del Giappone a non essere stato ricostruito.
Uchiko dista da Matsuyama solo 20 minuti di treno. E’ un villaggio risalente all’epoca Edo che ebbe un grande sviluppo economico nel 1900, con il commercio di mokuro (una cera vegetale, ricavata dai frutti di un albero giapponese). Da visitare il quartiere di Yokaichi Gokoku, dove si possono vedere le testimonianze architettoniche di quel periodo.