Il nostro secondo viaggio di nozze… tra i parenti canadesi e la Grande Mela, sfavillante di luci nel freddo Capodanno. Natale a Toronto, Capodanno a New York Arriva finalmente il 24 dicembre, giorno della partenza per una vacanza che stavamo programmando da mesi. Partiamo dall’aeroporto di Torino, scalo a Monaco e destinazione Toronto. Siamo in Canada alle quattro del pomeriggio, in aeroporto vengono a prenderci alcuni cugini con i quali passeremo il Natale. Le feste trascorrono tra un’abbuffata e l’altra, scambi di regali e parecchie risate in mezzo alle conversazioni in una strana lingua italo-anglo-dialettale.
Fra i lauti banchetti natalizi abbiamo intenzione di inserire un giro a Niagara e uno a Toronto, incrociando le dita riguardo le condizioni climatiche!
Grazie ai nostri cugini troviamo un modo davvero economico per andare a vedere le Cascate.
Esistono delle compagnie di pullman (la nostra si chiamava Safeway) che collegano la città di Toronto con vari casinò, tra i quali anche quello di Niagara. Così per 20 dollari canadesi a testa (andata e ritorno) è possibile partire alla volta delle cascate! (I tour organizzati costano intorno ai 100 dollari a persona) Il 26 dicembre prenotiamo per telefono due posti per la mattina stessa sull’autobus delle 11,00; si parte da un grande centro commerciale che si trova nella zona nord di Toronto. Durante il viaggio ci chiedono se vogliamo fare la tessera per il Casinò e ci accorgiamo che siamo gli unici a non averla! Attorno a noi tutti frequentatori assidui del posto, per la maggior parte cinesi. Decliniamo l’invito, a noi interessa solo un passaggio fino alla meta. In meno di un’ora e mezza si arriva a Niagara. Il pullman ci lascia al Casinò, che si trova più in alto rispetto alle cascate e tutte le stradine pedonali di collegamento sono impraticabili per ghiaccio e neve. Entriamo nell’edificio, passeggiamo tra negozi e fast food, usciamo dall’ingresso principale e percorriamo le strade più grandi del paesino. Circa 10 minuti di discesa e possiamo vedere e sentire lo spettacolo.
La giornata è nuvolosa, ma non c’è foschia, un po’ fredda, ma siamo in Canada a dicembre, non potevamo aspettarci 20 gradi!
Le cascate americane sono subito di fronte a noi, intorno è tutto ghiacciato, lo spettacolo è davvero suggestivo… un po’ più a destra vediamo la parte canadese (a forma di ferro di cavallo). L’acqua è talmente impetuosa che una nuvola di vapore nasconde quasi del tutto la cascata.
Ci allontaniamo il più possibile (verso il ponte che collega i due stati) per ammirare entrambe le cascate nell’insieme e poi ci avviciniamo alla cascata canadese.
C’è un po’ di vento che spinge il vapore sulla strada, sembra che piova. Ci ritroviamo bagnati fradici a farci foto vicino alle ringhiere coperte da 5/6 cm di ghiaccio. Il ghiaccio qui ricopre tutto, piante, lampioni, muretti…sembra di stare in Siberia!!
Scattate le foto entriamo in un piccolo edificio di fianco alle cascate, facciamo un giro per i negozietti, ci asciughiamo e prendiamo i biglietti per fare il “journey behind the falls”, un tunnel scavato dietro le cascate.
Si scende con un ascensore e si arriva in una serie di cunicoli che sbucano subito dietro l’acqua che precipita per 52 metri (110.000 m³ al minuto di portata). C’è corrente e fa freddo, ci affacciamo ad una finestra e vediamo un terrazzino, agibile d’estate, completamente ricoperto da ghiaccio trasparente.
Finito il giro ritorniamo al Casinò per riscaldarci un po’, beviamo qualcosa di caldo e facciamo un giro dentro il centro commerciale.
Verso le 17 torniamo alle cascate, si sta facendo buio… ed eccole di nuovo davanti a noi, questa volta sono illuminate, prima di verde, poi di rosso e infine blu. Facciamo un bel po’ di foto prima di ritornare al pullman.
Alle 18.30 si riparte alla volta di Toronto.
Il giorno successivo, dopo una bella dormita, i nostri cugini Anna e Peter ci scarrozzano un po’ in giro, andiamo in un mega Shopping Mall (i prezzi sono parecchio bassi), poi a giocare a bowling (ahimè!!) e infine a mangiare fuori.
Il giorno dopo splende il sole, c’è parecchio vento ma è così limpido che decidiamo di andare alla CN Tower, la torre più alta del mondo!
Al mattino prendiamo la metro e andiamo verso Downtown, il centro, la zona dei grattacieli. Quando arriviamo alla torre non ci sono molte persone in coda, in una ventina di minuti siamo sopra! Lo spettacolo è incredibile… da una parte il lago Ontario, immenso come un mare e dall’altro la città grandissima, non si riesce a vedere dove finisce, sotto di noi i grattacieli. In cielo ci sono nuvole che corrono velocissime alcuni raggi del sole le trapassano e si rispecchiano nel lago disegnando macchie di luce sull’acqua grigio/blu.
Il vento forte fa oscillare lievemente la torre. Dopo una mezz’oretta decidiamo di scendere. A piedi proseguiamo nel cuore di Toronto, incontriamo poche persone in giro. Andiamo a vedere il City Hall, quello nuovo è una struttura moderna: due grattacieli a forma di parentesi che insieme sembrano formare un occhio, di fronte c’è una pista di pattinaggio sul ghiaccio e lì vicino il vecchio City Hall. Fa veramente troppo freddo, così entriamo a riscaldarci all’Eaton Center, un centro commerciale di diversi piani sovraffollato! Ecco dove erano finiti tutti!! A Toronto in questi giorni ci sono i saldi, quindi i centri commerciali vengono presi d’assalto!
Rientriamo nel pomeriggio a casa degli zii.
Ultimo giorno in Canada. Questa volta sono Franco e Patrizia a portarci in giro… capatina da Dave and Buster’s, una sala giochi gigantesca e la sera pizza!
Quello che ci colpisce di più di Toronto sono gli spazi immensi: le case sono gigantesche (centinaia di metri quadri), le strade, i centri commerciali… tutto è di dimensioni pazzesche!
E così arriva la partenza, il 30 dicembre abbiamo il volo Air Canada per New York. Gli zii ci accompagnano in aeroporto, dopo aver passato tutti i controlli statunitensi saliamo sul nostro aereo che ci porterà nella Grande Mela!
Il volo dura poco più di un’ora, l’atterraggio è spaventoso, a New York ci sono delle folate di vento che spostano l’aereo…da panico!! Comunque atterriamo all’aeroporto di LaGuardia puntuali intorno alle 12.30, andiamo al ritiro bagagli, recuperiamo velocemente la valigia e usciamo senza passare altri controlli (il passaggio dal Canada è una garanzia!). Prenotiamo un servizio navetta che ci porta direttamente in hotel. A bordo siamo una decina e purtoppo il nostro hotel è verso la fine del giro. Ci abbiamo messo una vita! E’ consigliabile prendere uno di quei pullman che vanno a Grand Central e poi usare la metro, oppure farsi accompagnare in taxi al capolinea della metro più vicino a La Guardia.
L’hotel è il Chelsea Inn, lascia un po’ a desiderare, è pulito, ma poco curato. Comunque si trova in una buona posizione (sulla 17a strada, tra la 6 a e la 7 a avenue), la stazione della metro è vicinissima e molti posti sono facilmente raggiungibili a piedi.
Sistemiamo le cose in camera e iniziamo la nostra avventura a NY.
Cinque minuti piedi e raggiungiamo il Flatiron Building, facciamo qualche foto e scendiamo alla stazione della metropolitana, alle macchinette facciamo la metrocard (25 $ per 7 giorni) e in due fermate arriviamo all’Empire State Building!
La coda è lunghissima! Almeno due ore…ma non ci scoraggiamo! Alla biglietteria facciamo il City Pass (ottimo perché in tutte le altre attrazioni fa superare le code). Facciamo un’altra coda per gli ascensori e dopo un’oretta riusciamo a salire! Arriviamo all’80esimo piano, ecco un’altra coda!! Che però decidiamo di saltare per fare gli ultimi 6 piani a piedi…
86esimo piano! Finalmente siamo in cima! La vista dall’osservatorio è stupenda. New York è un piena di luci sfavillanti! Si vedono i grattacieli illuminati, il Chrysler, il financial district, i ponti che uniscono Manhattan a Brooklyn, Queens e Bronx, le macchine che sfrecciano sulle strade.
Il vento è gelido, resistiamo una mezz’oretta e poi di nuovo in coda per scendere!
Una volta scesi, andiamo alla ricerca di qualcosa da mangiare! Purtroppo non siamo ancora abbastanza pratici di New York, quindi la nostra scelta del ristorante si rivela pessima… mangiamo qualcosa di indefinito (solo perché stavamo morendo di fame). Prima di tornare in hotel facciamo un giro a piedi nella zona del Greenwich Village e Meatpacking e la 14th street. Qui sì che ci sono locali e ristoranti! Ci addentriamo nelle vie e riusciamo anche a trovare la casa di Friends! Foto di rito… continuiamo il nostro giro e poi stanchi morti ce ne torniamo in hotel.
Eccoci al tanto atteso Capodanno! Oggi è il 31 dicembre! In hotel la ragazza della reception ci dice di non portarci dietro zaini altrimenti non ci fanno entrare in Time Square per la festa, così ci imbottiamo le tasche con tutto quello che ci serve e usciamo. L’INFORMAZIONE SI RIVELERA’ SBAGLIATISSIMA! Gli zaini si possono portare, vengono solo perquisiti per assicurarsi che non ci sia nulla di pericoloso.
Il mattino facciamo un giro al Rockfeller Center e poi si va a visitare il MoMa. Grazie al Citypass superiamo la coda ed entriamo. Il museo è decisamente grande, moltissime opere bellissime (impressionismo, pop art, cubismo…).
C’è in corso una mostra su Van Gogh purtroppo quando ci arriviamo prendiamo i biglietti per le 15.30, troppo tardi…se si vuole andare a Time Square per il capodanno…
E così non riusciamo a vedere la Notte Stellata… un motivo in più per tornare in questa fantastica città!
Arriviamo in Time Square verso le 13, è già pieno di polizia… entriamo all’Hard Rock Cafè ci abbuffiamo con costine e patate, visto che per la sera non si sa se riusciremo a mangiare, e verso le 14,30 usciamo in piazza.
Fuori è un gran casino! La polizia ha transennato tutta la piazza, chi è dentro questi “recinti” può restare per la festa, chi è fuori deve andarsene! Ci mettiamo in coda più o meno di fronte al Marriott, dopo un po’ di spintoni riusciamo ad arrivare davanti all’ingresso di una transennatura, faranno entrare solo più trenta persone!! Ce la faremo??
Passa ancora qualcuno davanti a noi e poi finalmente ci fanno passare! Ci perquisiscono e ci lasciano entrare! Sono da poco passate le 15…. Si prospetta una lunga attesa!
Inizia a nevicare, per fortuna abbiamo gli ombrelli… dopo un paio di ore però le nuvole corrono via e il cielo si rasserena, inizia a scendere la temperatura e soffiare parecchio vento! Le ore trascorrono tra una canzone e l’altra, si fanno i countdown dei diversi fusi orari, festeggiamo il capodanno italiano, facciamo un po’ di foto e di video….l’atmosfera è magica ma il freddo è quasi insopportabile. Finalmente vediamo la mela di cristallo, manca ancora qualche ora!! Il vento non smette mai di soffiare non vediamo l’ora che arrivi la mezzanotte!… anche per andare in bagno! Per tutta l’attesa nessuno può uscire (per andare in bagno o comprare da mangiare ) e rientrare nei recinti, questioni di sicurezza. Solo chi alloggia al Marriot (che è sulla piazza) è autorizzato ad andare e venire.
Insomma dopo 8 ore di attesa, arriva il tanto atteso Capodanno!! Durante il countdown la mela di cristallo scende e allo scoccare della mezzanotte Time Square è invasa da coriandoli e palloncini, è un tripudio di luci e musica! Un vero spettacolo, valeva la pena aspettare!!
Stanchi e quasi congelati andiamo via dalla piazza, la metropolitana è impraticabile, c’è un fiume di gente in coda… torniamo a piedi in hotel dove cerchiamo di riprenderci sotto una doccia bollente….
1 gennaio
Il giorno successivo, dopo una dormita spaziale, si riparte alla volta dei musei… andiamo con la metro fino al Metropolitan per scoprire che il primo dell’anno è chiuso! Così attraversiamo Central Park, la giornata è bellissima ma gelida, facciamo un po’ di foto ai laghetti ghiacciati del parco e usciamo di fronte al Museo di Storia Naturale, saltiamo la coda (Citypass) e entriamo… qui dentro sono ricostruiti diversi habitat naturali dei 5 continenti e all’ultimo piano ci sono le ossa di dinosauri e altri animali estinti.
Usciti dal museo prendiamo la metro e andiamo a vedere Ground Zero. In mezzo ai grattacieli del Financial district c’è un vuoto, uno spazio aperto, Ground Zero è un cantiere enorme. Camminare in quelle strade e ripensare a quei tragici momenti crea una sensazione di vera tristezza.
Lasciamo il cantiere delle Torri Gemelle e riprendiamo la metro alla volta di Brooklyn. Scendiamo alla prima fermata, subito dopo il ponte. Il cielo è sereno. Arriviamo al ponte di Brooklyn al tramonto… in lontananza si vede la Statua della Libertà e dietro il cielo è acceso di rosso. Guardando a sinistra può ammirare il meraviglioso tramonto e guardando a destra si vede Manhattan già immersa nel buio. Le luci iniziano ad accendersi, l’Empire svetta sulla città illuminato di rosso e di verde, il Chrysler con la sua guglia illuminata di bianco… iniziamo a fare decine di foto mentre sotto di noi centinaia di auto attraversano il fiume.
Percorriamo il ponte in circa 40 minuti, arriviamo davanti al City hall e prendiamo la metro per andare nel Greenwich Village a cenare. Ci aggiriamo tra la 14sima, Bleecker Street e Christopher Street… troviamo un ristorantino spagnolo pieno di gente… pensiamo “si mangerà bene!”… beh.. la paella lasciava molto a desiderare! Spesa di circa 60 dollari.
2 gennaio.
Giornata dedicata allo shopping!…e non solo…
Entriamo da Macy’s, il negozio più grande del mondo! Facciamo la tessera di sconto per i turisti stranieri (11% su tutto) e iniziamo le nostre spese. Ci sono i saldi quindi i prezzi sono davvero stracciati! Maglioncini Ralph Lauren, Tommy Hilfiger, Calvin Klein a 18 dollari, jeans a 30 dollari… è un vero paradiso! Compriamo i regali di Natale che non avevamo fatto in Italia e ovviamente un po’ di cose per noi.
Nel pomeriggio decidiamo di andare a Time Square per vedere se si riescono a trovare dei biglietti per gli spettacoli di Broadway. Nella piazza, tra la 46sima e la 47sima, c’è un ufficio di informazioni per turisti. Dentro si possono acquistare i biglietti per Broadway, noi troviamo Mary Poppins (balconata 63 $ a testa) per la sera successiva. Apprendiamo che i biglietti scontatissimi, che normalmente vengono messi a disposizione per le prime due serate dell’anno, sono finiti in tempo zero. Prendiamo ancora qualche informazione per la crociera Circle Line e di corsa andiamo al Pier 83 dove parte la barca che fa il giro attorno Manhattan!
Il cielo è un po’ nuvoloso ma la crociera è comunque molto suggestiva. Passiamo vicino alla Statua della Libertà al tramonto, poi lo skyline di New York tutto illuminato.
La crociera dura circa 2 ore, torniamo al Pier 83 e di nuovo di corsa andiamo a prendere la metro a Time Square!! Scendiamo al Metropolitan Museum che è aperto fino alle 21.
Entriamo con il nostro Citypass e ci perdiamo nelle numerosissime sale pieni di quadri di artisti italiani (Botticelli, Canaletto, Tiziano, insomma tutti i grandi…) e poi al secondo piano arriviamo nella zona che ci interessa di più: gli impressionisti francesi. Opere famosissime di Monet, Van Gogh, Degas, Renoir…semplicemente bellissimo.
Sono quasi le 21, siamo stanchi morti dopo le corse fatte… ma soprattutto affamati!! Prendiamo la metro e andiamo nell’East Village, ci sono molti locali e ristoranti. La nostra scelta ricade su uno pseudo cafè italiano. Ovviamente dentro sono tutti indiani, ma nonostante tutto il mangiare non è male. Si chiama Cafè 107, ordiamo una focaccia e due piatti di pasta all’arrabbiata e spendiamo 40 $. Meglio dello spagnolo e decisamente meglio della prima sera!
3 gennaio. Sveglia come sempre abbastanza presto, colazione abbondante e di nuovo in metro! Andiamo verso Central Park e scendiamo alla 59sima strada. Ci facciamo una bella passeggiata sulla 5a avenue e ritorniamo da Macy’s e Victoria Secrets per gli ultimi acquisti.
Dopo aver lasciato borse e borsine in hotel ci avviciniamo nella zona di Broadway per mangiare qualcosa e poi andare a teatro.
Entriamo in un ristorante sulla 8a avenue (Charley O’s) e mangiamo due mega hamburger. Sono ottimi (anche se non si sa mai se si sta mangiando OGM), serviti con patatine per la “modica” cifra di 20 $ ad hamburger!
Dopo la nostra lauta cena andiamo al teatro. Abbiamo i posti in balconata, ma la vista non è male. Gli attori sono bravissimi e la scenografia è impressionante. Spettacolo eccellente, la storia è leggermente diversa dal film ma è comunque facilmente comprensibile.
Usciti dal teatro torniamo nella coloratissima Time Square per fare ancora un po’ di foto… c’è sicuramente meno gente della sera di Capodanno…
4 gennaio. Purtroppo è arrivato l’ultimo giorno. La sera alle 20.30 abbiamo il volo da Newark per Monaco.
Sveglia e colazione, prepariamo le valigie e le lasciamo in custodia in hotel fino al pomeriggio.
Prendiamo la metropolitana e andiamo a utilizzare l’ultimo biglietto del nostro Citypass: il museo Gugghenheim.
Questa visita non ci entusiasma molto… il museo ci sembra un po’ “vuoto” e l’architettura non è così sorprendente.
Usciti dal museo prendiamo nuovamente la metro e andiamo fino ad Harlem. Scendiamo tra la 117ima e 118ima strada. Incominciamo la nostra passeggiata alla ricerca di una chiesa dove poter assistere ad una messa gospel.
Stiamo quasi per arrenderci quando sentiamo dei canti…ci imbattiamo nella Second Providence Baptist Church. Entriamo con un po’ di timore, quasi con la paura di disturbare, ma dentro ci accolgono con un sorriso. Ci accomodiamo tra gli ultimi banchi, notiamo diversi turisti che come noi hanno scelto di assistere alla messa. C’è una tastiera, una batteria, un coro, una signorona nera con una voce da invidia e…tanta allegria! E’ uno spettacolo! L’oratore parla, la gente risponde, tutti urlano “Amen”, insieme, in mezzo alle frasi, la messa viene seguita, cantata, vissuta. Veniamo rapiti. Ne ascoltiamo un pezzo (è parecchio lunga) e poi usciamo senza disturbare troppo.
Ritorniamo in metro fino alla 34ima strada, ci fermiamo in un fast food a mangiare qualcosa e ripartiamo a camminare. Passeggiamo per le ultime ore a New York fino a Union Square e la 14ima e infine torniamo in hotel a recuperare i bagagli.
Con non poca fatica prendiamo la metro (abbiamo un bagaglio in più dell’andata da portarci!!) e scendiamo a Time Square. Poiché non ci sono scale mobili né ascensori (vita dura per un disabile a New York) per raggiungere l’altra linea usciamo dalla metropolitana e proseguiamo a piedi fino al Port Authority Bus Terminal.
Da qui prendiamo il pullman (15 dollari a testa) che ci porta fino a Newark. L’aeroporto di Newark è nel New Jersey, è decisamente comodo. Con l’autobus ci si impiega poco più di mezzora a raggiungerlo.
Fatto il check in entriamo nell’area degli imbarchi internazionali. Il nostro aereo parte puntuale.
Salutiamo New York, consapevoli di volerci tornare di nuovo!
Arriviamo a Monaco il 5 gennaio alle 10.00 del mattino.
Approfittiamo della giornata per andare a farci un giro della città, molto bella.
Alla sera volo di ritorno per Torino…pronti ad organizzare un altro viaggio!
Cry e Enzo