Il Portogallo è un paese ancora non troppo “considerato” dal turismo italiano invece vale la pena…….è un paese ricco di storia, arte, fede. E’ un paese “economico” con buon cibo e sopratutto con buon vino……..Insomma non manca proprio nulla (ah!Pure il caffè è buono).
Ed ecco il nostro diario di viaggio:
26 settembre. Siamo partiti alle ore 6.50 ed alle 8.50 già eravamo a Lisbona pronti ad iniziare la nostra settimana di vacanza. Con la navetta gratuita siamo arrivati in una delle piazze più antiche della città: Il Rossio. L’albergo, il Mundial (4*) è al centro. E’bello e confortevole. Lasciamo le valigie e via alla scoperta di Lisbona. Prendiamo subito il classico “Electrico” e su, su fino al Castello di San Giorgio dove si ha un splendito panorama di Lisbona (il cielo limpido ci ha dato un gran mano!!!). Dopo la visita del castello siamo scesi a piedi fino alla cattedrale (chiamata Se’ – Sedes Episcopales) e poi alla Chiesa del “nostro” Sant’Antonio da Padova che qui è nato. Per il pomeriggio abbiamo deciso di visitare l’imperdibile quartiere di Belem: il monumento alle scoperte, la torre di Belem e il grandioso Monastero. Doverosa sosta presso l’Antica Caffetteria di Belem dove si possono assaggiare le gustose Pastes di belem (Pasta sfoglia con crema calda cosparso di zucchero a velo e cannella!Divine!). Per la cena abbiamo optato x uno dei tanti ristorantini lungo le caratteristiche “Docas” (ce ne sono per tutti gusti e per tutte le tasche).
27 settembre. Visita del quartiere dell’Expo 98 (l’Oceanarium, la Torre ecc). Shopping al centro comm.le Vasco da Gama e al Colombo. Il pranzo all’interno di questi centri commerciali. Abbiamo scelto O’Kilo: carne ottima e un modo simpatico di proporsi. Scegli la carne, la prendi quanta ne vuoi, la Pesi e poi paghi. La visita procede per i quartieri più caratteristici ed antichi della città. Abbiamo preso l’Elevador Santa Justa e il tram Nr. 28 (il capolinea è di fronte il nostro albergo). A cena siamo andati in uno dei tanti ristoranti intorno alla Via pedonale Rua Augusta.
28 settembre. Abbiamo preso la macchina in affitto e via……..alla scoperta di Estoril e Cascais dove in verità abbiamo effettuato piccole soste, e poi Sintra. E’un paese delizioso. Abbiamo visitato il Palacio Real con i suoi caratteristici comignoli e poi il Palacio della Pena: il classico castello delle favole. Al ritorno siamo passati per Cabo da Roca il punto più occidentale dell’Europa. Non poteva mancare la foto di rito sotto la celebre frase “Qui dove finisce la terra e comincia il mare”. Siamo arrivati in albergo distrutti….troppe troppe cose da vedere e da scoprire!!!
29 settembre. Un altra giornata lunga: con la macchina……. Fatima. Fatima non può lasciare indifferrenti. Il messaggio della Vergine ai 3 pastorelli è stato quello di pregare per la Pace. Mai come in questo particolare periodo ci è sembrato così attuale: ci siamo uniti ai tanti pellegrini provenienti da tutto il mondo ed insieme abbiamo pregato per la Pace. Dopo Fatima siamo andati a Batalha. E’ straordinario: un paesino semplice ed “insignificante” e all’improvviso un maestoso Monastero da levarti il fiato. 3°tappa: Nazarè un delizioso paesino di pescatori. Sotto una bella e grande spiaggia; sopra (O Sitio) una fantastica veduta sull’Oceano. In una delle tante buone trattorie a conduzione familiare abbiamo mangiato un abbondante Risotto di Mare. L’ultima tappa di questa lunga ed emozionante giornata è stata Obidos. Una bomboniera. Un paesino con l’immancabile castello e viette strette con case bianche, gialle e azzurre piene di gerani e buganville. Di qui è originario il famoso liquore visciolato del Portogallo: il ginja. Lo abbiamo gustato in un bar caratteristico: più che un bar sembra un negozio di antiquariato. Abbiamo comprato un paio di bottiglie per portarle a casa.
30 settembre. Abbiamo lasciato Libona e siamo andati a Porto con due tappe importanti: la prima Coimbra con la sua città universitaria da non perdere. E la seconda Aveiro un bel paese lagunarare con canali e ponticelli. Abbiamo fatto un giro su le classiche imbarcazioni per la raccolta delle alghe: i moliceiros e abbiamo mangiato dell’ottimo baccala in una trattoria vicino al Mercato del Pesce (ottimo, abbondante ed economico). In serata siamo arrivati a Porto: Panico……è un cantiere a cielo aperto, con 1000 lavori in corso e altrettante deviazioni. Dopo non so quanto tempo e un pò innervositi siamo arrivati al nostro albergo al centro della città: il mercure Batalha (ottimo!).
01 ottobre. Finalmente senza macchina. A piedi o con il tram abbiamo girato in lungo e in largo la città. Da non perdere la visita in una cantina dove si produce il Porto. Noi, dalla cattedrale abbiamo preso un trenino ed abbiamo visitato la Real Compania Velha. Una brava guida ci ha spiegato l’origine e la lavorazione del porto. Ci ha illustrato i vari tipi ed abbiamo degustato un buon Rosso Ruby ed un bianco (io ho scelto uno dolce detto lagrima, mio marito ha optato per uno extra secco) Abbiamo fatto i nostri doverosi acquisti ed ancora inebriati dall’alcol mattutino abbiamo continuato a scoprire la città. Al tramonto è molto romantico andare a Vila Nova da Gaia (dove ci sono le cantine), sedersi in uno dei tanti bar all’aperto sulla riva del fiume e gustarsi un emozionante tramonto della città (è ovvio che non può mancare un bicchierino di porto). Questa tramonto non lo potremo mai dimenticare.
02 ottobre. In giro con la macchina: Viana do Castello un paese carino con il Colle Santa Luzia eccezionale. Da Viana do Castello puoi ammirare una maestosa basilica in cima al monte e dalla Basilica puoi ammirare una bella cittadina. Vale senz’altro la pena. Dopo Viana do Castello siamo andati a Braga: fa paura!!! Ci sono più chiese che abitanti. Una dietro l’altra, una presenza ossessiva che ci ha fatto dimenticare, persino il nome di quelle che ci sono sembrate più belle e più interressanti (la città è veramente bella!). A 7 km. c’è il Santuario di Bom Jesus do Monte (per i portoghesi il secondo per importanza dopo Fatima). Sarò ripetitiva ma è bellissimo. Intanto siamo andati sulla prima funicolare della penisola iberica e la più antica del mondo ancora in funzione. Poi. abbiamo visto una scalinata (che porta al santuario) spettacolare, che lascia senza fiato (in tutti sensi). La scalinata dei Cinque sensi (gioco di parole) è a doppia rampa ed a ogni piano è rappresentato un senso (vista, udito, gusto ecc..). Dopo la sosta al Santuario siamo andati, quindi a Gumaraes, la culla del Portogallo, con visita del Castello e ci siamo gustati un altro bel tramonto “da cartolina” ad Amarante. Un “gioiello” a pendio sulle rive del fiume con un Ponte e una Chiesa dedicato a San Gonsalvo che viene invocato per favorire i matrimoni e la fecondità. Dal momento che abbiamo saltato il pranzo ci siamo rifocillati in una cantina con uno strepitoso panino al prociutto crudo tagliato a mano ed un bicchiere fresco di vinho verde bianco (qui è la zona del vinho verde!). Un altra giornata bellissima.
03 ottobre . Abbiamo lasciato la macchina in aeroporto e via Lisbona siamo arrivati a Roma (la Tap è un ottima compagnia). E’ stato un viaggio molto intenso e quindi un pochino stancante ma ogni singolo angolo del Portogallo valeva la pena di essere visto. C’è ancora tanto da vedere….ma non potevamo fare tutto in un settimana. Torneremo sicuramente. E se potete andate anche voi. Un salutone a tutti.