Santa Maria Novella non è solo il nome della stazione centrale, ma soprattutto di una vasta piazza pentagonale e della Basilica di Santa Maria Novella all’interno della piazza, una chiesa gotica piena di opere importanti che non dovete perdere.
Fu terminata fra il XIV e XV secolo, e la cosa che più vi salterà agli occhi è la splendida facciata che unisce lo stile romanico nel livello inferiore a quello rinascimentale nella parte superiore ultimata da Leon Battista Alberti.
All’interno l’opera più importante è il celebre affresco della “Trinità” di Masaccio, del 1428.
Questo capolavoro segna un punto cruciale nella storia del Rinascimento e simboleggia la prima rappresentazione in pittura della prospettiva di Brunelleschi.
Sotto la croce è ancora visibile il punto in cui Masaccio affisse un chiodo per segnare il punto di fuga.
Da ammirare anche il crocifisso di Giotto sospeso sulla navata, e gli affreschi del coro di Domenico Ghirlandaio che pare si fece aiutare, fra gli altri, dal giovane Michelangelo.
A destra del coro trovate la cappella di Filippo Strozzi con affreschi di Filippino Lippi, e a sinistra la cappella Gondi con il crocefisso di Brunelleschi l’unica scultura in legno dell’artista giunta fino ai giorni nostri.
Da vedere anche la Farmacia di Santa Maria Novella in via della Scala, una delle farmacie più antiche al mondo dove potrete rifugiarvi se le chiese troppo affollate vi hanno stancato.
Le stanze sono ricche di profumi e prodotti naturali preparati seguendo le tradizionali ricette dei monaci domenicani che pare in passato abbiano inventato un precursore dell’acqua di colonia.
L’edificio molto antico conserva ancora affreschi del XIV secolo e mobilio e decorazioni neogotici.