Nella valle del fiume Boyne, nella contea di Meath, sorgeva una grande necropoli, costruita fra il 3200 e il 2700 A.C. La necropoli comprendeva circa trenta tombe.
Il toponimo gaelico della zona è Bru na Bòinne, che significa “palazzo sul Boyne”. Ora è divisa in tre differenti siti archeologici: Knowth, Dowth e Newgrange, il più importante. Qui sorge la più grande e meglio conservata delle tombe che caratterizzavano la necropoli.
Costruito su una collina, il sito di Newgrange è stato scoperto accidentalmente nel 1699, durante alcuni lavori lungo una strada. Si tratta, in realtà, di uno dei più antichi monumenti del mondo. Più antico di Stonehenge e delle piramidi di Giza.
Newgrange è un luogo pieno di fascino e mistero. Alcuni pensano che qui venissero sepolti i re di Tara, i re dell’età preistorica.
Una leggenda dice che invece fosse la casa dei Tuatha de Danann, cioè il popolo del dio Danu, antiche divinità irlandesi. Un’altra ancora sostiene che Newgrange fosse la casa di un’altra divinità, Dagda. Quello che è certo è che chi ha costruito Newgrange, aveva precise conoscenze astronomiche.
Il sito consiste in un terrapieno di pietra ed erba, largo circa 85 metri e alto quasi 14. Alla base del terrapieno vi sono 97 pietre decorate con diversi motivi a spirali e losanghe. La più famosa di queste pietre, chiamata Threshold Stone, si trova all’ingresso.
Nel terrapieno è scavato un corridoio lungo 19 metri che conduce alla camera sepolcrale. Davanti all’ingresso 12 pietre, ma originariamente erano 38, formano un circolo di 104 metri di diametro. La camera sepolcrale è a forma di croce. Sulla stanza principale si aprono tre nicchie. Il soffitto è alto sei metri. Le pareti sono decorate con motivi geometrici.
Il giorno del solstizio d’inverno, il 21 dicembre, intorno alle nove del mattino, il sole, passando attraverso il corridoio, arriva ad illuminare la camera sepolcrale, per circa 20 minuti. Il fenomeno è molto suggestivo e attira ogni anno migliaia di visitatori.