Un affascinate itinerario dal museo di Copenaghen allo Jylland, nella culla della leggenda vichinga
Le radici vichinghe della Danimarca. Oltre alle bellezze naturali e all’ospitalità informale, la Danimarca è la culla della leggenda vichinga. Famosi, antichi, coraggiosi ed intraprendenti navigatori, i Vichinghi sono indicati come i primi che toccarono le coste dell’America, dopo essersi spinti sicuramente su tutte le coste nord-europee.
Il Museo di Copenaghen, in quanto a reperti è certamente il più ricco di quelli legati a quell’epoca.. Armi, navi, gioielli e utensili.
A Roskilde al Vikingibshallen si possono vedere le imbarcazioni che avevano raggiunto una tecnica sorprendente per quell’epoca. In esso si trovano cinque imbarcazioni affondate dagli stessi Vichinghi a 20 chilometri dalla cittadina onde formare uno sbarramento che proteggesse la città da incursioni straniere. Esse sono: due mercantili, due navi da guerra ed un battello da pesca. Dagli anni sessanta, dopo essere state recuperate e restaurate, fanno bella mostra di sé in quel Museo, appositamente allestito.
Oltre ai reperti custoditi con cura nei vari musei vi sono innumerevoli scavi che si trovano sparsi tra la penisola di Fiona e nel Jylland. Gli insediamenti sono composti da una cinta esterna circolare che comprende 15 case, al cui interno ne sono comprese altre sedici, sempre in forma circolare e sempre costruite in legno.
Dall’interno del villaggio concentrico, dipartivano quattro strade verso i quattro punti cardinali. Tutto era frutto di calcoli geometrici che testimoniano il grado di evoluzione di questo antico popolo. Ogni edificio o casa poteva ospitare una imbarcazione da guerra, detta drakkar, con tutto il suo equipaggio.
Sempre nella penisola di Fiona fu scoperto a Ladby, il luogo dove fu sepolto un guerriero vichingo. Egli trovò sepoltura , non solo insieme alle sue armi e gioielli, ma anche con i suoi cavalli ed i suoi cani. Logicamente, gli originali si trovano al Museo di Copenaghen.
A Jylling nell’Jylland, che fu sede di grandi re vichinghi si trovano i luoghi dove furono sepolti il re Gorm e suo figlio Harald. Pietre runiche sono state poste a ricordo della moglie Thyra da re Gorm e da Harald per onorare i propri genitori. L’interesse specifico di questi ritrovamenti sta nel fatto che, da tale data si può risalire alla conversione al cristianesimo dei Danesi per mezzo appunto, di re Harald..
Innumerevoli sono i reperti riguardanti il periodo vichingo in Danimarca, ma ho solo citato i più interessanti e completi. Una curiosità: la leggenda vuole che l’Islanda sia stata toccata per la prima volta da una nave norvegese, il cui Capitano la battezzò, molto superficialmente Island. Is= ghiacci. Land = terra. Mentre l’Islanda nel suo interno è un vero inferno o paradiso, a seconda, di vulcani e geiser bollenti. Ma il fatto interessante è che essa fu colonizzata da Vichinghi e da un monaco irlandese che vi giunse insieme ai suoi pellegrini.
Ancor oggi gli islandesi ammettono con molto spirito di essere considerati un po’ pazzi viste le loro origini! E’ una curiosità, perché purtroppo in Islanda non ci sono mai arrivata. Ho toccato l’argomento solo a dimostrazione di quanto erano coraggiosi ed intraprendenti navigatori già prima dell’anno mille e in quei mari proibitivi, gli abitanti dei Paesi Scandinavi.