Le Meteore (“rocce sospese”) si trovano fra le montagne del Pindo e degli Hassia e sono enormi rupi in arenaria che si innalzano creando uno spettacolo grandioso e maestoso. Le Meteore vennero abitate inizialmente da religiosi quando dal 985 d.C. l’eremita Barnaba si stabilì in una caverna della zona.
Nel 1382 poi il monaco Athanasios del monte Athos fondò l’enorme monastero di Megalo Meteoro su una di queste cime. Detto anche Grande Meteoron, questo fu anche il monastero posto più in alto a 623 m. All’interno trovate la grotta dove visse inizialmente Athanasios il cui corpo è sepolto nella chiesa principale.
Dopo il primo sorsero ben altri 23 monasteri di cui molti caddero in rovina, negli anni Venti furono create nella roccia ripide scalinate per poter rendere visitabili i sei rimasti.
La cosa più oscura è come gli eremiti fossero stati in grado di raggiungere le sommità di queste pareti rocciose, alcuni suppongono che avessero conficcato dei picchetti nella roccia e trasportato i materiali per costruire in cima, altri invece ipotizzano l’utilizzo di aquiloni che trasportavano corde attaccate a funi più spesse dalle quali si ricavavano scale in corda.
Fra i tanti Monasteri delle Meteore non perdetevi:
Il Monastero di Russano (Moni Roussanou), arroccato in modo precario sulla punta di una strettissima guglia, che resta il più spettacolare di tutti i monasteri. Qui potrete ammirare dentro la chiesa della Metamorfosis i bellissimi affreschi di scene cruente dipinti nel 1560 dagli iconografi della scuola di Creta.
Varlaam, fondato nel 1518, che prende il nome dal primo eremita che visse su questa roccia nel 1350. Qui la Katholikon fu costruita nel 1542 e conserva alcuni affreschi dell’iconografo tebano Fragkos Katelanos.