Per tutti coloro che intendessero andare a fare un viaggio nella ‘Isla’ di Lanzarote (Canarie) vorrei dare alcuni consigli che potrebbero tornare certamente utili. Lanzarote merita un viaggio, bisogna solo preparasi specie per chi vi si reca in Aprile ad avere pazienza col vento
Io e la mia ragazza siamo arrivati il giorno 12 Aprile alle ore 23 di sera all’Hotel Barcelò situato nella costa Teguise anche se circa 1,5-2 km. dalle spiagge di Jabillo e Las Cucharas dove si trova la maggior concentrazione turistica.
La mattina seguente dopo l’incontro col tour operator per alcune informazioni sull’isola abbiamo pensato di dedicare la giornata esclusivamente alle spiagge vicine all’hotel (sopracitate) tanto per cominciare ad ambientarci.
La cosa che immediatamente abbiamo capito sin dal primo giorno è stata questa: l’isola era un misto di nubi che si alternavano frettolosamente a momenti di sole, e a folate di vento continue da ogni direzione che non ti danno l’idea della percezione del sole ma che la sera ti ritrovi ‘rosso fuoco’ come se fossimo stati al sole per 8 ore invece di 2!
La sera l’abbiamo passata in compagnia di alcuni amici italiani conosciuti in Hotel di Assisi, Ivrea e Pescara. La mattina seguente abbiamo ritirato la macchina prenotata il giorno precedente (ah…a proposito il noleggio auto è veramente conveniente anche 15-20 euro al giorno!) e abbiamo cominciato il ‘tour’ dell’isola.
Prima tappa il giardino dei Cactus, fatto costruire da Manrique (grande personaggio culturale e ispirotore di tutto quello che c’e’ sull’isola) dove sono contenute circa 1.500 varie specie di cactus e dove all’ingresso troneggia un gigantesco cactus in ferro fatto costruire da Manrique stesso.
Costo dell’ingresso 5 Euro a persona, penso ne valga la pena. Passato questo itinerario ecco dirigerci subito verso ‘Jamenos de Agua’ e ‘Cueva de los Verdes’, i due ingressi sono praticamente 300 metri l’uno dall’altro ma gli ingressi vengo fatti pagare separatamente.
Prima ci dirigiamo al ‘Jamenos de Agua’ una cavita lavica di 100 m. in cui il tetto è aperto e dove dentro c’è presenza di acqua con un granchietto albino cieco unico luogo al mondo in cui è presente.
Passato questo laghetto c’è una specie di piscina fatta costruire da Manrique che da all’ambiente un tocco caraibico, dopo tale piscina un’altra cavità naturale dove sempre Manrique ha fatto costruire un auditorium per la musica. Il costo dell’ingresso è di ben 8 Euro a persona…si può andare a vedere ma non è quella gran cosa che ci si aspetterebbe.
Non particolarmente soddisfatti, ci siamo recati subito alla Cueva de los verdes, versando anche qui un obolo di 8 Euro a persona. La cueva è praticamente un viaggio guidato di circa 40 minuti al suo interno (per circa 2 km) anche se i 5 km. più belli non sono ancora visitabili. A differenza del ‘Jamenos’ questo merita decisamente di più.
Tuttavia, non completamente contenti abbiamo preso nuovamente la macchina e dritto verso il Nord, verso il Mirador del Rio, la parte più alta sulla costa nord che ti permette di avere una vista mozzafiato sull’isola La Graciosa.
Arriviamo davanti all’ingresso e non ti pareva altri 4,70 Euro da pagare, ma questa volta rinunciamo proprio perchè basta prendere la stradina a dx dell’ingresso (e che costeggia tutta la costa) e dopo 200 m. senza entrare nel Mirador del Rio si ha la stessa identica vista ma gratis!!!
Seguendo la stradina suddetta si puo’ vedere tutta la costa dall’alto (Risco de Famara) passando anche dalla Haria che è la zona delle mille palme.
Ultima tappa della giornata il paesino di Teguise, molto grazioso. Serata in Hotel in compagnia degli amici. Dimenticavo di dire che tutta la giornata è stata costellata di nuvole, sole, e vento.
Il terzo giorno dopo l’ennesima abbondante colazione abbiamo preso la macchina e via per il Parco Timanfaya la cosa certamente più bella e unica di tutta l’isola.
Una eruzione di ben 6 anni di circa 300 vulcani che hanno trasformato questo pezzo di isola in un inferno, in un paesaggio lunare. Prima abbiamo fatto il giretto sui dromedari (costo 5 Euro a persona) che dura circa 20 minuti e poi col pulman (costo 8 Euro a persona) giro di 40 minuti all’interno del parco tra scenari fantastici…questo merita veramente.
Prima del giro in bus ti fanno vedere con due esempi (versando aqua in buco profondo qualche decina di centimetri e poi mettendo paglia in un altro buco) che nel sottosuolo a pochi centimentri ci sono temperature elevatissime.
Dopo aver visto ciò ci siamo recati nella zona della Geria dove vi sono estese coltivazioni di vigneti (buonissimo Malvasia e Mascatello!..da acquistare) immerse nella cenere lavica nerissima protetta da muretti, merita alla grande tanto più che non è a pagamento!
Visto la Geria abbiamo proceduto in sequenza a vedere le saline di Janubio, Los Hervideros e il Golfo dove in una bella spiaggia con sabbia nerissima c’è un laghetto verde smeraldo per la presenza di una alga nell’acqua.
Tutto molto bello e gratuito, 2 ore passate in spiaggia al sole, le nuvole hanno dato un poco di tregua e anche il vento. Serata in Hotel con gli amici.
Il 4° giorno visto il bel sole e il poco vento (che fortuna!) decidiamo di andare nelle spiagge del sud nella zona di Playa Blanca (spiagge Papagayo Euro 3 per l’ingresso della macchina).
Spiagge molto belle, con sabbia dorata e protette. Dopo 2 ore di sole (a proposito quando esce il sole anche ci sono 20-21 gradi e il caldo è fortissimo perchè il sole è ‘a picco’, ci si accorge solo alla sera di quanto abbronza) andiamo nel paese molto carino di Playa Blanca a fare un giro per il lungomare e a fare shopping, prima di riprendere la strada verso l’Hotel passando per l’interno dell’isola. Serata sempre in hotel con gli amici.
Il 5° giorno tra nuvole, sole e vento andiamo alla Fondazione Cesar Manrique il pittore, scultore, architetto dell’isola. La fondazione è in pratica la sua particolarissima casa, carina ma il costo di 7 Euro a persona potete anche risparmiarvelo non è indispensabile.
Passata la fondazione ecco dirigerci verso le spiagge a Ovest, prima La Santa (niente di particolare) poi La Famara un spiaggia molto lunga di sabbia nera a strapiombo su di essa vi è il Risco di Famara una parete alta sino a 600 metri.
La spiagga della Famara è molto, molto ventosa…non a caso è piena di surfisti! Vista anche questa decidiamo di andare a vedere la località turistica più nota Playa del Carmen e di gustarci per 29 Euro una bellissima paella sul mare con bere e caffè! (A proposito a parte i soldi dei vari ingressi il costo della vita è decisamente più vantaggioso che da noi in Italia).
Dopo la mangiata di paella passeggiata sul lungomare del paese e poi diritti a Porto Canaro un bellissimo porticciuolo poco distante a Playa del Carmen e altra passeggiata. Serata in Hotel con gli amici.
Il 6° giorno (ultimo giorno di macchina) decidiamo prima di andare al famoso mercatino di Teguise ad acquistare oggetti di artigianato locale, ma prendiamo l’acqua! Poi decidiamo di tornare a playa Blanca a cercare un poco di sole, ma per alcune ore solo vento, nuvole e un po di pioggia.
Solo verso il primo pomeriggio esce un po di sole e allora decidiamo di andare a Playa Quemada un piccolo paese di pescatori con due ristorantini, da non perdere. Infine visto il vento che non ci permette di stare in spiaggia decidiamo di tornare in Hotel per la cena e con gli amici.
Il settimo e ultomo giorno ci alziamo ancora con brutto tempo e forte vento, decidiamo di fare una bella passeggiata verso la spiaggia e negozi di Las Cucharas e ritorno in Hotel per il pranzo.
Terminato il pranzo usciamo dove c’è la piscina dell’hotel e ci coglie la bellissima sorpresa di un cielo finalmente azzurrissimo e un sole caldo anche se sempre col vento, ciò ci permette di prendere l’ultima abbronzatura prima di partire verso le 23,30 per l’Italia.
Lanzarote merita un viaggio, bisogna solo preparasi specie per chi vi si reca in Aprile ad avere pazienza col vento e a non aspettarsi il cielo azzurro, ma un continuo passaggio da sole a nuvoloso.
Non aspettatevi grandi bagni perche’ l’acqua è molto fredda, però gli va dato atto che è veramente unica e che poche ore al sole tiabbronzano come una settimana nelle nostre spiagge. SALUTI A TUTTI I PARTENTI