Chichen Itza è il famoso, il più visitato e il meglio conservato fra i siti archeologici messicani. era già conosciuto dai conquistatori spagnoli.
Al tempo del suo fulgore (tra l’800 e il 1200 D.C.), Chichen Itza era il centro politico, militare e religioso di tutto lo Yucatan. Chichen Itza significa ‘bocca del pozzo degli Itza’. Gli Itza erano una popolazione tolteca, proveniente dalla città di Tula nel Messico centrale. Gli Itza conquistarono Chichen nel X secolo D.C. La loro presenza ha avuto una grande influenza sull’architettura della città.
L’edificio più spettacolare della città è la Piramide di Kukulkan, detta anche el Castillo. Kukulkan à una divinità tolteca che corrisponde a quella maya di Quetzacoatl, il dio-uccello piumato. La piramide è alta 25 metri e ha 91 ripidissimi gradini. La salita, e soprattutto la discesa dalla sommità, possono essere difficoltose. Ma dall’alto si gode una vista bellissima di tutto il sito.
La piramide è una rappresentazione del calendario maya. I complessivi 365 scalini rappresentano i giorni dell’anno. Le 18 terrazze presenti su ogni facciata rappresentano i 18 mesi del calendario maya. I 52 pannelli di ogni facciata rappresentano gli anni che compongono il secolo maya. La piramide è orientata in modo tale che, il giorno degli equinozi di autunno e primavera, sul lato nord dell’edificio si crei un particolare gioco di luci e ombre. Il sole disegna, infatti, la figura di un serpente che sale o scende dalla parete.
Tra gli edifici vicini alla piramide ricordiamo il Templos de los Guerreros, sul cui lato sud sorge il grupo de las mil columnas, un impressionante colonnato. All’ingresso del tempio si trova una statua di Chac-Mool, dio della pioggia.
Il campo per il juego de la pelota di Chichen Itza è il più grande di tutto il Messico. Alcuni rilievi presenti sui muri laterali aiutano a capire meglio le complicate regole del gioco.
Sulla Plataforma de lo craneos, la piattaforma dei teschi, venivano probabilmente eseguiti i sacrifici umani. Lo testimoniano i rilievi che rappresentano teschi umani, aquile e guerrieri che tengono in mano teste di defunti.
Gli edifici situati nella zona meridionale risentono meno dell’influenza tolteca. Sono infatti più vicini allo stile puuc. È uno stile architettonico tipico dello Yucatan, caratterizzato da fregi decorativi nella parte superiore delle costruzioni. I più belli tra questi edifici sono el Osario, o Tumba del Gran Sacerdote, e el Caracol, l’osservatorio astronomico.