Questo arcipelago composto da oltre 700 isole si trova nell’area settentrionale del Mar dei Carabi, ad est della Florida e a nord di Cuba. Storicamente dominio britannico e covo di pirati e trafficanti, oggi fanno parte del Commonwealth e sono una delle mete predilette dal turismo d’elite nordamericano.
La popolazione supera di poco i 300.000 abitanti ed è concentrata soprattutto nella capitale Nassau (210,832) sull’isola di New Providence. Di forte cultura tradizionalista intaccata solo attualmente dall’influenza dei vicini Stati Uniti, vive un relativo benessere economico grazie ad un turismo orientato su standard medio-alti e alla presenza, essendo paradiso fiscale, di capitali stranieri e società offshore.
New Providence – Nassau
La piccola isola di New Providence ospita la gran parte della popolazione nella capitale Nassau, che si trova nella parte orientale. Nassau è il centro commerciale, politico ed economico del paese che si concentra sulle vie del lungomare. Qui sbarcano migliaia di turisti dalle navi da crociera e si avventurano per Bay Street, fra i suoi edifici coloniali, alla ricerca di smeraldi, manufatti in paglia, rum e vestiti eleganti. Nelle notti del 26 dicembre e di capodanno si tiene il Junkanoo, una imperdibile competizione in costume con musica, balli e sfilate per le principali vie della città.
A Nassau si trova Cable Beach dove si concentrano resort turistici e la vita notturna dell’isola, mentre appena ad est su Paradise Island c’è Cabbage Beach, distesa di sabbia bianca lunga 3,2 km, una delle spiagge più belle dell’arcipelago. Sempre su Paradise Island si trovano i Versailles Garden, giardini di 14 ettari progettati sul modello della residenza reale parigina, e il Waterscape vero e proprio acquario all’aperto con più di 200 specie animali.
Grand Bahama
A nord-ovest di New Providence questa isola è una delle più frequentate e offre un’alternativa più soft alla raffinata e frenetica capitale. Freeport e Lucayan sono due agglomerati, a sud ovest, dove si concentra il grosso del turismo, in particolare la seconda offre ottimi lidi e una vita notturna piuttosto movimentata (Port Lucana). Nella parte centrale dell’isola si trova il Lucayan National Park, un sistema di caverne sottomarine unico al mondo, che fa capolino sulla magnifica e incontaminata Gold Rock Beach.
Questo lembo di terra lungo 160 km e largo appena due è il vero incanto caraibico. Rifugio per la ricca elite occidentale che si trova a soli 80 km a est di Nassau e ospita alcune fra le migliori spiagge dell’area come Pink Sands Beach di Harbour Island e Pink Sand Beach di Governor’s Harbour, entrambe di un incantevole colore rosa.
Abacos
Isole settentrionali molto frequentate per la vela e per lo snorkeling nelle sue barriere coralline. Da non perdere le spiagge di sabbia bianca finissima come Treasure Cay e la bellissima Great Guana Cay, il villaggio di Elbow Cay, l’isolotto corallino di Green Turale Cay e le feste a base di Goombay Smash.
Le altre isole
Biminis – le più vicine alla costa della Florida, infatti, saltuariamente accolgono gli scatenati studenti dei college che passano qui le vacanze di primavera. Sono le isole che ha scritto e vissuto Hemingway e paradiso per gli appassionati pesca grossa.
Long Island – fra i luoghi più scenografici delle Bahamas, si trova a sud-est ed è lunga 130km per 6 di larghezza; da visitare assolutamente l’isolotto di Guana Key, la baia di Turtle Cove, la Gordon’s Beach e Cape Santa Maria Beach.
Exumas – 365 isolotti corallini, molti disabitati, a sud della capitale, da visitare in barca e ideali per le immersioni. La natura offre paesaggi davvero unici e incantevoli come la Stocking Island, il blue hole e l’Exuma Cays Land & Sea Park.
Andros – la più grande dell’arcipelago è un’isola senza nessuna struttura turistica e dalla folta vegetazione, attira più che altro naturalisti, sub e pescatori. La Andros Barrier Reef è la terza barriera corallina del mondo per dimensioni.
Cat Island – rivolta verso l’atlantico, offre assoluta tranquillità e paesaggi incontaminati di rara bellezza. Vale davvero la pena salire sull’eremo del Monte Alvernia per godere del panorama circostante.