La traversata da S.Maria di Leuca è stata fantastica, un leggero maestrale ci ha sospinto fino ad Othoni dove il vento si è messo da sud. Abbiamo quindi buttato l’ancora sul lato nord e dopo un tuffo nell’accqua gelida di maggio e la cena ci siamo addormentati facendoci cullare dalle onde.
La mattina dopo, Erikoussa, si costeggia Fiki e si arriva al porto addormentato, una piccola barca si allontana per la pesca, noi siamo soli e ormeggiamo cercando di non rompere il silenzio del posto.
In maggio Erikoussa è piena di fiori gialli e sei avvolto dal profumo delle ginestre.
Ericoussa è piena di ulivi, ulivi giganteschi che nascondono una moltitudine di case di pietra testimonianza di una comunità operosa che non c’è più.
A Erikoussa una baia con l’acqua cristallina è popolata da una moltitudine di gabbiani che sotto gli occhi vigili delle capre imparano a volare, sono migliaia, si sollevano in aria, ricadono in acqua, ci riprovano ancora ed ancora per giorni e giorni.
Dovevamo fermarci solo un giorno ma, affascinati dall’isola, ci siamo fermati più di una settimana; utilizzando Erikoussa per visitare tutte le isole dell’arcipelago Diapontino.
Siamo infatti ritornati a Othoni nella baia di Kalipso, la spiaggia più bella del mondo, con i suoi ciotoli bianchissimi, la sua parete verticale, il fondale turchese e la sua grotta che nulla ha da invidiare alla grotta azzurra di Capri.
Quindi ci siamo diretti a Matraki prestando molta attenzione ai bassi fondali e scogli che si protendono davanti al porticciolo. Matraki è la più piccola delle isole abitate dell’arcipelago; e verdissima e circondata da lunghe spiagge .
Infine abbiamo veleggiato verso uno dei punti più affascinanti dell’arcipelago: gli scogli di Diaplo: questi due grandi scogli hanno un canale centrale con acqua trasparentissima, quasi caraibica, abbiamo fatto un bagno spettacolare anche se gelido.
Però tutte le sere rientravamo con grande gioia a Erikoussa li ci aspettavano i nuovi amici : a EriKoussa vive Antony, costruisce le case come sa fare lui. Anni fa è scappato dall’Albania è andato a piedi da Durazzo a Salonicco, si è nascosto nei cantieri, ha raccolto pomodori per pochi euri al giorno, ora è sposato con Bianca, Bianca sorride sempre e ti saluta con allegria.
Leonida è sposato con Afrodite, dalla mattina alla sera sta nella taverna insieme ai bambini che fanno i compiti, ai vecchi che giocano a carte al dottore, al poliziotto e ai turisti che sorseggiano un caffè frappè.
E che dire di Kristos, il “capo dell’isola” grande lavoratore che ha come missione il migliramento del territorio per rendere l’isola di Erikoussa la perla delle Diapontie ed il paradiso dei turisti.
La sera in barca, con un bicchiere di “ouzo” ammiriamo il tramonto che illumina le falesie di Sidari sulla costa nord di Corfù, a soli 8 miglia, felici del soggiorno che stiamo trascorrendo.
Erikoussa è collegata a Corfù da piroscafo Alexandros: arriva alle 11, viene annunciato dalla sirena e si avvicina al molo schiumando, porta merci, amici, desideri, speranze porta via un carico di nostalgia, la voglia di ritornare e a volte una bara.
Purtoppo tutto finisce e anche noi dobbiamo rientrare, e con tristezza salpiamo l’ancora e ci dirigiamo verso Gouvia Marina a Corfù dove lasceremo la nostra barca.
A Gouvia Marina ci aspetta Argiris ( da noi sopprannominato “Conan il Barbaro” per la sua chioma ed il suo aspetto): è fidanzato con Maria e si prenderà cura della nostra imbarcazione durante l’inverno. Argiri è un bravissimo skipper, parla sette lingue e ha visitato tutto il mondo ma quando può prende il gommone, la barca a vela o il traghetto e con Maria raggiunge Erikoussa: anche lui è rimasto stregato dalla bellezza dell’isola.
Se volete visitare questa splendida isola vi segnalo che è stato appena inaugurato un piccolo albergo direttamente sulla spiaggia : Acantha Bputique Hotel, trovate tutti i riferimenti al link: http://www.acanthahotel.com/ , buona vacanza!