A Pantelleria vi aspettano un mare cristallino, una costa frastagliata e piena di meraviglie, fondali ricchissimi di flora e fauna colorate, tanto divertimento ma anche relax assoluto fra saune e terme naturali.
Conosciuta come la perla nera del Mediterraneo, Pantelleria, al di là delle definizioni da guida turistica è sicuramente una delle isole più belle e selvagge della Sicilia.
La storia dell’isola ha visto un avvicendarsi di dominazioni diverse che hanno lasciato segni profondi nell’agricoltura, la gastronomia, l’architettura e la lingua. Una particolarità di Pantelleria sono i nomi arabi delle contrade. Furono i Fenici, e successivamente i Cartaginesi, a comprendere l’importanza strategica dell’isola, seguiti da Arabi, Vandali, Bizantini, Normanni, Angioini, Aragonesi, Genovesi, Spagnoli e Borboni.
L’’isola di Pantelleria è più vicina alla costa tunisina (70 chilometri) di quanto lo sia alla Sicilia (102 chilometri). Il clima e la vegetazione risentono positivamente dell’influenza nord-africana. La temperatura media annua è di 18 gradi. Un vento costante tiene lontane le nuvole rendendo il cielo dell’isola sempre azzurro. Nonostante le precipitazioni siano molto scarse, Pantelleria è un’isola molto ricca di vegetazione.
La Montagna Grande, il cuore verde di Pantelleria, è una riserva naturale. Bellissime le piane di Ghirlanda e di Monastir, vallate dolcissime riparate dai venti dove si coltivano la vite (da cui grappoli si ricava il famoso passito), i pomodorini e i capperi.
Pantelleria è circondata da un mare smeraldino ricco di pesci e vegetazione (un paradiso per i sub). Dal 1999 l’area è diventata Parco Marino. Le discese a mare possono essere un po’ faticose, ma ne vale sempre la pena (bellissima la Balata dei Turchi).
E’ consigliabile dedicare almeno un giorno al giro dell’isola di Pantelleria in barca. Potete affittarne una al porto, oppure partecipare alle gite organizzate e approfittare dei racconti dei simpatici barcaioli panteschi.
L’origine vulcanica la si respira ovunque. Le rocce nere che spuntano dalla vegetazione, le scogliere formate dalle colate laviche, le numerose sorgenti termali, il lago di Venere e le Favare.
La zona delle Favare è di grande suggestione, getti di vapore acqueo ad alte temperature espulse fragorosamente dalle rocce creano un paesaggio primordiale.
Esperienze bellissime quelle del Bagno Asciutto e delle Stufe, utilizzate fin dai tempi degli antichi romani, sono vere e proprie terme all’aria aperta.
Il lago Specchio di Venere è un autentico spettacolo, per gli occhi e per il corpo. Intorno al lago si possono fare i fanghi, stendersi al sole per farli asciugare e fare l’idromassagio naturale nelle vasche di acqua termale.
Architettura caratterizzante è quella dei dammusi, abitazioni contadine costruite in pietra a secco, dai muri spessi, con i tetti dalle caratteristiche cupole per la raccolta delle acque piovane che, attraverso le canalizzazioni, vanno a riempire le cisterne sotterranee.
La gastronomia di Pantelleria unisce influenze nord africane a quelle della cucina siciliana. Uno dei piatti tipici infatti è il cous cous di pesce. Poi la Sciakisciuka, deliziosa caponata di verdure e la Cuccurummà con le saporitissime zucchine locali. I famosi capperi vengono usati soprattutto nelle insalate insieme alla delicatissima tumma, il fresco formaggio locale, e l’origano che cresce sull’isola, danno un tocco particolare a tutta la cucina pantesca.