Viaggio in Kenya, sempre alla ricerca di un pezzetto nuovo da aggiungere agli altri per arrivare a riempire il moyo wangu.
Kenya non solo safari Viaggio in Kenya, sempre alla ricerca di un pezzetto nuovo da aggiungere agli altri per arrivare a riempire il moyo wangu. Ogni ritorno ha qualcosa di nuovo e qualcosa di “ritrovato”…
Eccomi qui, Sto cercando di riunire le sensazioni provate, e non sono sicura di riuscire a portare su carta quanto mi scorre davanti agli occhi, quanto porto nel cuore. Ennesimo viaggio in Kenya, sempre alla ricerca di un pezzetto nuovo da aggiungere agli altri per arrivare a riempire il moyo wangu. Ogni ritorno ha qualcosa di nuovo e qualcosa di “ritrovato”.
Questa volta decido di regalarmi, alcuni giorni all’arcipelago di Lamu. Si, devo dire che mi sono fatta un buon regalo!!
Arrivo a Mombasa con un volo di linea e dopo tre scali. Sono partita con il freddo, strati su strati di vestiti, ma durante la sosta a Addis Abeba, corro in bagno e ne riesco pronta per il caldo africano che mi attende tra poche ore.
Infatti, eccolo qui, mi accoglie appena metto il naso fuori dal portellone, ci siamo riconosciuti subito, lui cerca di cogliermi impreparata ma…ormai lo conosco bene, ed eccomi, scendo con canotta, calzoncini e infradito!! Anche lui però era preparato e lo ritrovo più caldo dell’ultima volta !!
Entro nel caos di Mombasa mentre mi dirigo verso il ponte che collega la città, sull’isola, alla terraferma, un caos fatto di persone a piedi, persone che trainano carretti carichi di ogni cosa, bus, matatu che sfrecciano e ti chiedi come fanno a non fare continuamente strike con le persone !?!
La prima notte la passo in un piccolo resort a Malindi, così la mattina successiva sono già praticamente in aeroporto per partire verso la mia meta :Lamu.
Che bello vedere la costa dall’alto !! In savana deve aver piovuto molto, il fiume Sabaki che sfocia a Malindi è veramente rosso, e così il mare vicino alla foce, ma che belle foto riesco a fare!!
Dopo circa 30 minuti di volo atterriamo a Manda, l’aeroporto è “fantastico”, arrivano degli addetti ai bagagli con un carretto enorme in ferro, le valigie vengono caricate, e portate sotto un albero, qui ognuno riprende la sua, la carica su un altro carretto che viene spinto fino al pontile, dove ci sono varie barche che ci attendono per portarci a Lamu.
Arrivare incontro all’isola è bellissimo, all’attracco inizio a vedere il lungomare pieno di persone, ci sono “lavori in corso” per fare la pavimentazione, così ecco che incontro i primi asini, stracarichi di sacchi, di assi di legno, di rondelle lunghissime di ferro, o altri in pausa lavoro che cercano qualcosa da mangiare in terra. Sono loro il mezzo di trasporto di Lamu!!!
Lasciamo i bagagli in albergo, e subito andiamo sulla terrazza dell’hotel per guardare la vita che si sgrana sotto di noi. Mi piace osservare l’andirivieni delle persone, dei bimbi che corrono, le barche, donne musulmane in bui bui, i turisti che passeggiano e sono contattati per fare un giro in barca, per essere accompagnati per visitare Lamu.
Quello che mi continua ad affascinare in questo Paese è la mescolanza vissuta in modo naturale tra varie religioni, incontri donne e uomini musulmani che si mischiano con le persone di altre religioni e vedi che convivono tranquillamente. Perché noi non ci riusciamo?
C’è un certo fermento per l’isola, lo si sente, lo si respira, tra due giorni inizia il festival della cultura swahili!!!
Siamo scesi, ed abbiamo iniziato a passeggiare a caso tra i vicoli, un po’ con il naso all’inggiù, un po’ all’insù, per vedere queste case rivestite di corallo, con le porte in legno di mangrovia intagliate, incontrando persone al lavoro, asini che percorrono il labirinto che forma questo incrocio di stretti vicoli.
Ogni giorno giriamo un po’ così, senza meta, e troviamo scorci sempre nuovi, come vedere il mercato dalle mura del Forte, la visita al Museo è stata molto interessante, ci sono gli oggetti che venivano utilizzati, una stanza con tutti gli utensili da cucina, gli oggetti utilizzati per il lavoro, la riproduzione della casa del sultano, i gioielli in argento,bauli intagliati.
Oltre a Lamu, abbiamo visitato Shela, Manda, Pate, tutte isole bellissime, alcune come Pate raggiungibile in 2h di barca, tra canali di mangrovie !! Uno spettacolo
Le nostre cene passate al ristorante hapa hapa, dove fanno un succo di frutta fresca davvero eccezionale, basta da pasto ed è buonissimo. Sempre qui la sera, cena con i famosi granchi monster !!! una delizia !!!!
Mi è piaciuto mescolarmi alle persone, provare a parlare con loro nella loro lingua, naturalmente mettendoci un bel po’ prima di trovare le parole giuste per rispondere… scoprire però che ogni volta imparo una parola, una frase in più, mi piace sedermi sul muretto del lungo mare e provare a carpire qualche pezzetto di frase, vedere se riesco a capire il senso dei loro discorsi, ed ogni volta mi accorgo che si, ci riesco un po’, un po’ di più e ne sono felice.
Ci sono molte nuove sensazioni, che sono nei miei occhi, nella mia mente, che mi accompagnano, fino al prossimo viaggio, alla nuova scoperta.