Visitare la Turchia dal mare è forse il modo migliore per apprezzarne la bellezza e per vivere il mare, che in Turchia è davvero meraviglioso. L’itinerario da Kas ad Antalya è pensato per un viaggio in barca a vela di 5-7 giorni.
Kas
Punto di partenza dell’itinerario >in barca a vela lungo la costa meridionale della Turchia è Kas, una cittadina che sorge sulle rovine dell’antica città licia Antiphellus di cui rimane un teatro ben conservato (raggiungibile a piedi dal centro) e alcune tombe rupestri.
È una città molto piacevole, a misura d’uomo. Il fulcro della vita di Kas è la piazza nei pressi del porto con le sue case tipiche, i ristoranti e la moschea.
Non molto distante è la famosa Uluburun, sito archeologico dove è stata rinvenuta la più antica nave inabissata. Per chi fa immersioni è una tappa da non perdere.
Kekova
A Kas si parte alla volta di Kekova, detta anche Isola delle pernici o Isola del Sole. Il nome dell’isola anche il nome del piccolo arcipelago di isolotti sparsi tutt’intorno. Numerose sono le baie e le insenature dove possibile accedere solo via mare. Lì ci si può fermare per esplorare le isole disabitate, fare una sosta e un bel tuffo nell’acqua trasparente dai riflessi verde smeraldo.
Lungo la costa nord dell’isola di Kekova si trovano le rovine bizantine di Batik Sehir, la città sommersa, zona archeologica protetta. Con la barca potrete fermarvi in una piccola insenatura dove raggiungerete le rovine che non sono state sommerse, le uniche visitabili. Immergersi per vedere la parte sommersa delle rovine è vietato.
Da Ucagiz a Finike
Si riparte poi alla volta di Üçagiz, l’antica Teimiussa, situata in una zona ricca di rovine e per questo molto frequentata dai turisti provenienti da Kas o Karkan. Una norma speciale vieta lo sviluppo edilizio di Üçagiz che è quindi rimasta intatta: un villaggio di pescatori e contadini che si affaccia su una baia veramente idilliaca. Le vecchie case sono in pietra imbiancata a calce. Animali da cortile si aggirano per le vie, i contadini trasportano sacchi di carrube al molo, i pescatori riparano le reti e le giovani donne vendono yazmalar (foulard stampati a mano con bordi in pizzo).
Proseguendo in direzione di Antalya si vede Demre, l’antica città romana Myra, dove San Paolo fece tappa durante il suo viaggio verso Roma. Myra ebbe una storia lunga e importante, interrotta dalle incursioni arabe del VII secolo e dall’insabbiamento del porto. Oggi proprio questo insabbiamento a determinare la ricchezza della città. Il ricco terreno alluvionale permette la produzione intensiva di fiori e ortaggi.
Proseguendo si incontra Finike con il suo porto circondato da giardini e cedri. Il piccolo porto non una meta turistica particolarmente battuta. È frequentato principalmente da turchi che si sono costruiti un’abitazione sulla bella spiaggetta di ciottoli.
Antalya
Superata la penisola di Kirlangic, vi troverete nel Golfo di Antalya. L’antica città di Olympos vale una sosta. È una città molto antica, affascinante sia per le rovine che per la bellissima spiaggia su cui si affaccia. Le rovine sono sparse tra gli oleandri, viti selvatiche, fichi e pini.
La rotta prosegue in direzione di Kemer, costruita sulla base di un progetto del governo per accogliere i turisti che arrivano al seguito di viaggi organizzati, non offre molto al turista indipendente, se non un porto attrezzatissimo dove poter fare rifornimento di carburante, acqua e cibo.
Da questo punto in poi, la rotta in direzione di Antalya prosegue offrendo scenari meno affascinanti dei precedenti dal punto di vista storico e paesaggistico. Si tratta della costa più attrezzata e lussuosa, molto interessante per avere un’idea della Turchia moderna.